mercoledì 4 aprile 2012

"Trilogia" di Arcady Petrov: tecniche di guarigione russe

Ciao a tutti.
Oggi voglio farvi sapere cosa penso della Trilogia.
Arcady Petrov, uno degli inventori delle tecniche di guarigione, ha ricevuto in visione delle rivelazioni da Gesù, ma è altresì entrato in contatto con entità di ogni genere. Nella Trilogia non c'è realtà che non sia stata "scomodata", da Gesù a Dio Padre, passando per gli dèi dell'olimpo e gli dèi indù, soprattutto la dèa Kali e gli extraterrestri.Ha dato una rilettura, per così dire, dei maggiori libri spirituali, fondendoli insieme e creando un olimpo in cui tutti hanno già vinto su Satana e i suoi seguaci.
Ogni libro possiede all'incirca 500 pagine e ce ne sono tre. Prima di scrivervi le mie valutazioni ho preferito prenderne le distanze per qualche mese. Avevo bisogno infatti di elaborare ciò che avevo appreso, per comprendere, se ha un suo valore o meno.
Per chi non avesse assolutamente alba delle Sacre Scritture, intendo la Bibbia, qualsiasi cosa venga detta nella Trilogia ovviamente sarà vera. Per una credente nonché lettrice delle stesse come me, non salverei assolutamente niente fuorché le tecniche, le sue applicazioni ed i relativi risultati ottenuti.
Direte: "ti sembra poco?". Assolutamente no!!! Guarire è importante e lo diventa tanto più se si è malati da molto tempo. L'importante però è non comprare mai un paniere pieno di mele che ne contenga una marcia, in quanto sappiamo già, come questa poi agisce alla lunga sulle altre.
Considerazioni spirituali a parte, la vera novità delle tecniche di guarigione comunque è questa: esiste una norma del Creatore." In che senso?", vi chiederete. Ebbene, si parte dal presupposto che prima di tutto esisteva Dio e poi l'uomo da lui creato secondo regole prestabilite. Queste regole sono delle norme che stabiliscono la vita in ogni singolo individuo e sono uguali per tutti gli esseri umani. Quando quindi andiamo a lavorare con le tecniche, quello che faremo alla fine di ogni esercizio, sarà "scomodare" per così dire il Creatore, affinché dia l'impulso per ristabilire quella che è la "norma" in un dato organo vitale, o arto o altro. Ripeto: non si tratta di ristabilire una qualsiasi norma, ma la norma secondo il Creatore. Questo è di fondamentale importanza, in quanto viene ribadito più e più volte, che se non si ha fede, sarà difficile ottenere un qualsiasi risultato. Spesso chi tiene i corsi, lo tace, per avvicinare più gente possibile, ma a mio avviso è più corretto farlo sapere, affinché non si scomodino persone nel bisogno, che però potrebbero non condividere l'approccio.

lunedì 26 marzo 2012

Guarito anche Miky: Rei Ki e tecniche di guarigione russe

Una settimana fa circa ad uno dei miei cani è stata rilevata una ghiandola salivare, parotide, molto ingrossata. Due mesi fa circa gli ho tagliato il pelo, ma ora che era cresciuto di 2 centimetri mi accorgevo che quando mi fissavo furbetto stando seduto sul divano, la parte sinistra sembrava più gonfia, ma io credevo che fosse da attribuirsi ai riccioli che gli stanno ricrescendo e quindi  non gli avevo dato peso. Purtroppo invece il veterinario se ne è accorto e ha detto che se non altro c'era di buono che nonostante fosse molto gonfio, almeno non aveva dolore al tatto. Mi sono preoccupata non poco, lo ammetto. Miky è nella mia vita da parecchi anni, 13, ma la sua età, essendo trovatello, è comunque incerta. So che prima o poi bisogna prepararsi a lasciarli andare, ma non mi sentivo ancora pronta al passo e  comunque sono una testarda di prima categoria. Ho quindi deciso di fargli REI Ki. Mi avvicinavo, prendevo la sua faccia tra le mani e facevo il secondo simbolo. Tempo 15 secondi che si divincolava. Finché ho capito che potevo  brincarlo col secondo simbolo, ma che a distanza potevo fargli un trattamento con la luce, proveniente dalle tecniche russe. In poche parole, l'avrò beccato sì e no 3 volte, della durata di 9 secondi netti l'una. Ieri ho chiesta ad una mia amica di ritastarlo per dirmi come stava col gonfiore e lei: quale gonfiore?
Ora, può essere un caso, ma è già il secondo che guarisce senza contare uno dei miei tortori a Natale. Non so se le tecniche russe siano miracolose, ma con gli animali funzionano a meaviglia!!!

lunedì 30 gennaio 2012

Scoperta Russa sul DNA: le parole e le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA Tratto da: Scoperta Russa sul DNA: le parole e le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA

Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.
Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.
I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.
Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.
Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo).
La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.
La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.
Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.
I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.
Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!
I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).
Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.
Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.
A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.
Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.
Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.
Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.
Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.
Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.
Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.
Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.
I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.
Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta.
Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.
Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.
Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.
L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.
Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.
Tutti i dati sono tratti dal libro “L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, (edito in Italia da Macroedizioni) riassunti e commentati da Baerbel.
L'Intelligenza in Rete Nascosta nel DNA
Buono

giovedì 19 gennaio 2012

Corso on line sulle tecniche di Grabovoi

Gentili lettori,
desidero farvi sapere che mi sono iscritta al corso online sulle tecniche di guarigione secondo lo scienziato Grabovoi (come quelle di Arcady Petrov, di cui vi ho già parlato). Devo ancora iniziare ad esercitarmi sui numeri, ma posso dirvi in tutta sicurezza che applicando una tecnica di Petrov su uno dei miei cani, quest'estate le ho fatto sgonfiare un tumore che aveva sulla gola e mi è passata una gastrite nel giro di un'ora.
Quando otterrò dei risultati anche con le varie tecniche di Grabovoi, ve le scriverò puntualmente, promesso.

venerdì 13 gennaio 2012

Maurizio Grandi e la lotta contro il cancro

Immaginate un oncologo che riceve i pazienti parlando della bellezza della vita e che quando li dimette li ringrazia per avergli permesso di condividere la loro gioia e il loro dolore. Un oncologo che considera una benedizione le scoperte scientifiche, ma che quando cura non si limita alla chemioterapia e alla radioterapia.


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Va oltre. Sa che l’anima di ognuno di noi non è scollegata dalle cellule e dunque un tessuto cancerogeno difficilmente potrà guarire se lo spirito resta malato.
Quel medico si chiama Maurizio Grandi ed è un luminare. Specialista in oncologia clinica e in altre cinque discipline mediche, docente universitario in Italia e all'estero, medaglia d'Oro dell'oncologia a Roma, Gran Croce Cristoforo Colombo del Congresso degli Stati Uniti d'America e ha guidato il Laboratorio della ricerca della vita.
Eppure in Italia é praticamente sconosciuto. Quando glielo fai notare, risponde: «Meno male» e capisci subito che la sua non è falsa modestia, ma un approccio coerente con la sua personalità. Non cerca la popolarità, nè le polemiche. Eppure i suoi risultati sono davvero straordinari; quasi miracolosi.

Tanto più che, contrariamente a medici famosi e controversi (a cominciare da Di Bella) non pretende di aver inventato cure miracolose. Al contrario. Il suo segreto è metodologico. Non si limita alla chemio e alla radioterapia, ma scava nel passato attingendo alla medicina tradizionale e ad altre discipline, che in apparenza nulla condividono con l'oncologia.

Oggi ha 58 anni e rappresenta una famiglia che esercita la professione da 8 secoli, per l’esattezza dal 1200. Maurizio Grandi opera nel proprio poliambulatorio, un edificio alla periferia di Torino, soprannominato «La Torre», che però del non sembra una struttura clinica, bensì un condominio.


Il suo gabinetto appare come un appartamento, arredati con buon gusto. Quando il paziente entra ha la sensazione di visitare un amico.

E come un amico viene ricevuto. Maurizio Grandi non ha mai fretta. E visita a modo suo, per un'ora, se necessario anche due. Osserva la postura del paziente, lo fa parlare di sé, della sua famiglia, delle sue preoccupazioni per intuire il suo stato d’animo. E, soprattutto, conquistarne la fiducia. Ritiene indispensabile stabilire un'«alleanza terapeutica» per «mettere insieme il malato con il suo cuore, con la famiglia, con se stesso, con le istituzioni, compreso il medico, perché solo a quel punto può cominciare la lotta contro il male».

La cartella clinica è fondamentale, «ma non esaustiva», aggiunge. E le terapie più moderne non sempre vincenti. «Capita spesso che si formino fenomeni di chemioresistenza, di ormonoresistenza. E allora che cosa fai?». Alcuni medici scelgono l'accanimento terapeutico, altri s’arrendono, passando alle cure paliative. «A me piace ipotizzare altre strade - spiega - non per sostituire l'esercito terapeutico, ma per rafforzare le sue chance di riuscita, per superare la cinta muraria dei chemioresistenti. Quando tutto sembra perduto bisogna trovare il cavallo di Troia, il pertugio insperato, il modo per far suicidare le cellule nemiche o per convincerle a far la pace».
Come? Ad esempio con la fitoterapia, ovvero l'utilizzo di piante e dei loro derivati. «L'ho scoperta quando ero ricercatore a Parigi (e già considerato uno dei cinque migliori giovani oncologi di Francia, n.d.a) e non l'ho mai abbandonata». E poi con l’immunologia, la fisiochinesiterapia (una forma di terapia fisica e manuale), l'etnomedicina, la medicina ambientale. Il suo arsenale include anche le regenoterapia, basata sullo scambio ionico dei bio-elementi, attraverso l'emissione di radiofrequenze «dedicate».

Non si stanca di precisare che queste non rappresentano un'alternativa alle cure moderne, ma un complemento per rafforzarne le chance di riuscita. E quando è sicuro che hai capito bene va oltre. Spiega che il grande medico é colui che asseconda il proprio intuito, «come facevano i luminari del Settecento e dell'Ottocento che pur privi di strumenti sofisticati erano dei grandissimi diagnosti, perché ascoltando la voce interiore giungi a diagnosi che poi l'analisi confermerà». L’intuito anticipa e instrada, esalta le capacità del medico, il cui talento non è mai solo razionale, ma impalpabile, istintivo, subliminale. E flessibile, con se stesso e con gli altri. L’opposto della medicina in serie e di massa.

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É convinto che il tumore rappresenti «una perdita di integrità, il venir meno dell'unità interna e del riconoscimento del sé e del legame del sé con gli altri» e che per combatterlo occorra ristabilire la propria armonia interna. La Fede aiuta moltissimo, Grandi insegna ad ascoltare il proprio corpo e il proprio spirito, ad esempio «riattivando i cinque sensi, di cui spessiamo perdiamo la consapevolezza». Dimostra come musica, carezze, profumi, immagini diano sollievo, gioia, forza interiore.

Diversi pazienti considerati spacciati, affidandosi a lui sono guariti, altri sono riusciti a bloccare la malattia per anni. E oggi, naturalmente, lo adorano. Non tutti, ovviamente, ce la fanno. Maurizio Grandi non è un guru, nè uno sciamano, bensì solo un medico dalla mente molto aperta. E anche quando il viaggio dei pazienti è alla fine, lui continua a sostenerli, sollecitandoli a mostrare la parte migliore di sé proprio nell’ora più difficile. Insegna ad accettare la fine con un sorriso pieno, solare. Il sorriso di chi ha capito tutto.

lunedì 7 novembre 2011

Additivi tossici: se li conosci li eviti

DISTRIBUITO DAL CENTRO ANTI-TUMORI DI AVIANO (PORDENONE)
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